L'impatto della pandemia di Covid-19 è stato devastante. Non solo a livello di vittime e restrizioni di ogni genere sulle nostre vite quotidiane. Sul piano economico si sta manifestando un danno di portata globale che sta portando conseguenze evidenti sul bilancio delle aziende.
Quale sarà il futuro per le aziende italiane e straniere nel post Covid?
Interessanti indicazioni emergono dalla 23° edizione del survey EY Capital Confidence Barometer condotta su 2.400 CEO e vertici aziendali di 52 diversi paesi. Prima di tutto e nonostante tutto, aleggia una moderata positività. Il 91% dei vertici aziendali del nostro Paese, infatti, si attende di tornare ai livelli di redditività pre-pandemia entro il 2022, mentre il 67% stima di tornare entro lo stesso anno al medesimo livello di redditività del 2019.
E questo nonostante la più grande emergenza sanitaria dal dopoguerra abbia lasciato segni profondi sul bilancio delle aziende. In questo senso solo il 16% ha dichiarato di non aver subito impatto sui ricavi e appena il 7% sulla redditività del 2020.
Se è vero che la pandemia è un fenomeno globale e altrettanto vero che non tutti i paesi e le aziende stanno affrontando la situazione allo stesso modo. Giocare in difesa, o fare catenaccio, per usare un termine calcistico, sembra essere la caratteristica predominante delle realtà aziendali italiane per gestire il periodo di crisi. In sostanza, la resilienza attuata da molte aziende per affrontare la gestione dell'emergenza non di rado corrisponde a una sorta di sottostima degli effetti, specie a medio-lungo termine, sul proprio modello di business.
Una scelta funzionale alla sopravvivenza nell'attuale contesto, ma che potrebbe aumentare l'incertezza del domani una volta tornati alla normalità. Agire in maniera poco lungimirante, considerando solo marginalmente gli effetti a lungo termine (14% degli intervistati italiani contro il 22% a livello globale), potrebbe avere effetti deleteri per il futuro. Si spiegano così i minori investimenti in tecnologia per la transizione digitale (12% in Italia contro 19% nel mondo) e in risorse umane con processi di formazione (8% contro 16%).
L'approccio conservativo italiano come reazione alla crisi legata al Covid-19 non ha però escluso una generale maggiore attenzione rispetto al passato a temi come le opportunità legate alla trasformazione digitale, all'innovazione di prodotti e servizi, alla condivisione con i propri clienti, la comunità e la società di principi e valori. Nel complesso il survey evidenzia come le strategie delle aziende italiane siano fortemente incentrate sul recupero in termini di efficienza operativa e redditività. Le principali trasformazioni aziendali attualmente in corso hanno come obiettivi principali la riduzione dei costi operativi (32%) e la creazione di modelli più efficienti (21%) e più flessibili (19%).
È tempo, quindi, di trasformare la crisi in opportunità! Occorre resistere alla crisi e agli effetti inattesi e gravi generati dalla pandemia di COVID-19.
Occorre guardare al futuro dell’azienda e ripensarla secondo una visione più ampia che non si limita solo a risolvere i problemi più impellenti ma, analizzando bene il proprio contesto, gestisce i rischi in un’ottica strategica.
Questa è allora l’occasione giusta per dotarsi di un sistema di gestione, o per riesaminare quello in essere, per avere uno strumento utile a raggiungere i propri obiettivi, garantire la conformità agli standard di riferimento e agli accordi con i propri clienti.
Ovunque sia ubicata l’unità produttiva, con il NUOVO METODO DI EROGARE CONSULENZA ottimizzeremo al massimo il tempo che tu e le tue risorse dovrete dedicare per la progettazione del sistema di gestione e per il suo mantenimento.
La realizzazione di numerosi progetti per aziende che operano in settori come sanità, logistica, servizi pubblici e servizi finanziari, ci ha dato l'opportunità di identificare delle sfere d'azione per migliorare il modo di lavorare, l’offerta e la business continuity dei nostri clienti.
Le aziende dovranno affrontare il reinserimento lavorativo non solo come un processo necessario, ma anche come un'opportunità. Servirà mettere in atto procedure semplici per la gestione del distanziamento sociale sul posto di lavoro.
La tua azienda è "pronta per il futuro"? Le aziende devono confrontarsi con nuove complessità e maggiore imprevedibilità trovando il proprio modo di mantenere la continuità aziendale e introdurre nuove pratiche "agile".
Lo studio tecnico QAS Consulting nasce nel 2002 dall'esperienza pluriennale di professionisti già operanti in tutta Italia nella consulenza di direzione.
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